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Innovazione tecnica per i manti erbosi

MESOLA – In Italia sono poco più di 160 le aziende che producono manti erbosi, sempre più utilizzati per i giardini residenziali o pubblici ma anche per eventi e allestimenti. Una di queste si trova a Mesola ed è condotta da Mattia Barboni, giovane imprenditore che, proprio per svolgere al meglio questa attività del tutto particolare, ha scelto di aderire alle misure 6.1.01 “Insediamento dei giovani agricoltori” e 4.1.02 “Ammodernamento di aziende agricole dei giovani agricoltori”.

“Conduco insieme alla mia famiglia un’azienda a vocazione orticola e cerealicola alla quale abbiamo scelto di affiancare la produzione di manti erbosi che hanno un mercato interessante e sono molto richiesti da giardinieri, designer del verde ma anche per allestimenti fieristici o eventi temporanei. Si tratta di un’attività che richiede attrezzature particolari, soprattutto ruote adeguate a muoversi sui tappeti erbosi. Per questo, oltre ai fondi per il primo insediamento che ammontano a 50mila perché il mesolano è zona produttiva svantaggiata, ho scelto di acquistare mezzi specifici per un valore di circa 300mila euro e di ammortizzarli al 50% grazie al Psr. L’esperienza, in generale, è stata positiva a parte le tempistiche: ho acquistato le attrezzature due anni fa, chiedendo come molti un mutuo a interessi non proprio favorevoli e a oggi posso dire che l’iter non si è ancora concluso, visto che la graduatoria doveva arrivare nell’autunno 2022 ma è stata prorogata fino a gennaio. Inoltre chi controlla la documentazione non sempre è preparato su richieste di macchinari utili a un comparto di nicchia come nel mio caso, dove ogni macchina deve avere caratteristiche specifiche e soprattutto montare “ruote garden”. In sostanza il rischio è di vedersi respingere il contributo perché chi controlla non conosce il settore e le sue esigenze tecniche. In generale il Psr rimane uno strumento valido e utile però solo per giovani imprenditori che hanno già il terreno e un’attività magari di famiglia. Per chi inizia da zero sono fondi totalmente insufficienti che andrebbero integrati con sostegni più consistenti per l’acquisto della terra e le attrezzature necessarie.”

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