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Confronto con “Imola coraggiosa” per progettare insieme una “nuova” agricoltura

Continuano gli incontri di Cia-Agricoltori Italiani Imola con le forze politiche del territorio, organizzati con l’obiettivo di portare le istanze e le problematiche del settore agricolo alla nuova amministrazione comunale – ma anche all’attenzione della Città Metropolitana – e progettare insieme un territorio più coeso e un’agricoltura “nuova”: forte, sostenibile e competitiva.

Con questo, importante, obiettivo il presidente dell’associazione Giordano Zambrini ha incontrato i rappresentanti di “Imola coraggiosa”, il movimento politico che ha appoggiato il sindaco Panieri alle scorse elezioni comunali e che ha tra le sue file l’attuale assessore all’Ambiente e alla Mobilità sostenibile, Elisa Spada. Presenti all’incontro, oltre al presidente Cia: Filippo Samachini, consigliere comunale, Andrea Pancaldi, in rappresentanza dei socialisti imolesi e Anna Pariani, ex consigliera regionale, iscritta al movimento e molto attiva in campo ambientale. Nel corso dell’incontro si è parlato di valorizzazione del territorio e ristrutturazione urbana nell’ambito del Comune di Imola e soprattutto dell’essenziale ruolo del Circondario, per il quale serve una decisa inversione di marcia, come spiega Giordano Zambrini.

“Il sindaco di Imola, attuale presidente del Circondario, si è impegnato a valorizzarlo inserendo nuove persone per la gestione al fine di dare un servizio migliore e condiviso tra i diversi Comuni. Come associazione pensiamo sia essenziale un Circondario forte, un territorio coeso capace di rinnovarsi anche perché – continua Zambrini – appare quasi certo che dal Recovery Plan arriveranno molti fondi ambiente e agricoltura e in questo contesto una relazione progettuale e concreta la Città Metropolitana è essenziale e imprescindibile. Inoltre abbiamo chiesto ai rappresentanti di Imola coraggiosa – ma lo chiederemo a tutte le forze politiche che compongono l’attuale amministrazione – di mantenere un rapporto costante e costruttivo con la nostra associazione, perché siamo certi che dai nostri agricoltori, che vivono e lavorano tutti i giorni sul territorio, possano arrivare impulsi al cambiamento davvero concreti. Penso, ad esempio, alla ciclabile che è stata progettata senza una vera “consultazione” con chi la usa quotidianamente, ma anche alla rivitalizzazione di IF (Imola Faenza Tourist Company), l’azienda di promozione turistica che dovrebbe operare una vera valorizzazione del territorio, anche a livello di turismo rurale. Per queste istanze e per i nuovi progetti di sviluppo abbiamo trovato apertura e disponibilità da parte di “Imola coraggiosa”. Questo – conclude il presidente di Cia Imola – non è più il tempo dei provvedimenti “calati dall’alto” senza un reale coinvolgimento dei cittadini e dei settori produttivi, ma il momento del grande rinnovamento e della spinta alla crescita per l’agricoltura e il nostro territorio”.

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