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03/07/17 – CETA

Perché la CIA dice sì all’approvazione

Pubblichiamo il documento sul CETA (accordo tra UE e Canada) che sinteticamente illustra i contenuti e i motivi per cui la Cia ha sostenuto in Europa (c’è stato infatti un voto favorevole unanime al Copa-Cogeca) e ora in Italia (Parlamento) la sua approvazione

Documento CIA sul CETA

 

Il CETA:

 

  • È un accordo misto. Contiene normative di esclusiva competenza europea e tematiche di competenza nazionale.

  • È già applicato in via provvisoria ad eccezione di alcune materie (protezione degli investimenti; accesso al mercato per gli investimenti di portafoglio; sistema giudiziario per la protezione degli investimenti).

 

 

CON IL CETA:

 

  • Imprese europee più competitive sul mercato canadese e maggiori spazi per gli investimenti.

  • Più tutele, diritti e opportunità di lavoro in Canada.

  • Il mercato canadese dei servizi sarà più aperto alle imprese UE.

  • Vantaggi per i consumatori (OGM, divieto di commercializzare carne bovina trattata con ormoni) e ambiente (impegni reciproci sullo sviluppo sostenibile).

  • Maggiore tutela per le produzioni di qualità (sistema delle indicazioni geografiche).

  • 41 prodotti DOP/IGP Made in Italy saranno finalmente protetti dalle imitazioni.

  • Dopo oltre venti anni di divieti e sentenze, le denominazioni “Prosciutto di Parma” e “Prosciutto San Daniele” potranno essere utilizzate in Canada.

  • 32.000 tonnellate di formaggi europei saranno esportati in Canada a dazio zero, di cui 16.800 di formaggi ad alta qualità.

  • Le importazioni di carne canadese dovranno essere limitate nelle quantità e conformi alla regolamentazione UE (non trattate con ormoni).

  • La carne bovina canadese che verrà liberalizzata (gradualmente), vale lo 0,6% dei consumi UE, quella suina lo 0,4%.

  • Il grano canadese (duro e tenero di alta qualità) continueranno, come accade oggi, ad essere importati a dazio zero.

  • Le importazioni in Europa di mais canadese a dazio zero saranno graduali e raggiungeranno, a regime, 8000 tonnellate annue.  

  • Saranno rimosse importanti barriere commerciali che, ad oggi, penalizzano le esportazioni europee di prodotti alcolici e di vini.

  • Saranno ridotte ed eliminate tariffe sulle esportazioni di importanti prodotti agroalimentari europei (prodotti a base di cereali come pasta, e biscotti, preparati di frutta e verdura, ecc..).

 

 

L’ITALIA È ESPORTATORE NETTO DI PRODOTTI AGROALIMENTARI VERSO IL CANADA.

 

NEL 2016, TRA PRODOTTI AGRICOLI, CIBI E BEVANDE: OLTRE 767 MILIONI DI EURO IL VALORE DELL’EXPORT MADE IN ITALY.

 

 

CONSAPEVOLI CHE:

 

  • La chiusura commerciale e il protezionismo sono minacce per la competitività delle imprese, per lo sviluppo economico dell’Italia e dell’Europa. 

  • Con la crisi del WTO, i negoziati bilaterali diventano strategici.

  • La salvaguardia dei principi di reciprocità ed equilibrio tra le parti, sono condizioni necessarie all’interno di qualsiasi negoziato commerciale.

  • Sarà fondamentale una costante attività di vigilanza sull’applicazione dell’accordo CETA, a partire dai comparti più vulnerabili e particolarmente esposti alle crisi di mercato.

 

 

PER TUTTE QUESTE RAGIONI

 

LA CIA-AGRICOLTORI ITALIANI AUSPICA UNA VELOCE RATIFICA DELL’ACCORDO CETA IN SEDE PARLAMENTARE

 

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