L’incontro annuale con i dipendenti di Cia Romagna

Nel pomeriggio del 18 dicembre si è svolta la riunione del personale del sistema Cia Romagna e dei componenti del Comitato esecutivo, per fare il punto sull’anno che sta per chiudersi e definire gli obiettivi futuri. I lavori sono stati scanditi in due parti.

Nella prima è stata ripercorsa la storia della Confederazione, sia a livello nazionale sia a livello locale, con gli interventi di Wiliam Signani (Presidente Anp Romagna), di Danilo Misirocchi (Presidente Cia Romagna) e di Alessia Buccheri (Direttore di Cia Romagna).

Nella seconda parte, il Direttore Buccheri, Miriam Bergamo (Responsabile dei servizi alla persona) e Tommaso Stella (Responsabile amministrativo) hanno analizzato l’andamento dei vari settori e il quadro complessivo del sistema Cia Romagna.

Un incontro che ha rappresentato una condivisione profonda dell’identità e dei valori di Cia Romagna: chi è, cosa e chi rappresenta; quali attività e quali servizi offre oggi; quali sfide l’attendono, la sua evoluzione nel tempo e le prospettive future. Tutti gli interventi hanno ribadito il valore del lavoro di squadra, del confronto e della formazione continua, elementi fondamentali per rafforzare il senso di appartenenza, la coesione del gruppo e migliorare la qualità dell’ambiente di lavoro, del lavoro e dei servizi erogati ogni giorno alle imprese e alle persone.

Prima parteSignani, ora presidente Anp Romagna, è stato il primo presidente “agricoltore” nella storia di Cia nel 1992 con l’Emilia-Romagna a fare da apripista di quella che è la regola a livello nazionale dei dirigenti agricoltori dal 2014, anno dell’autoriforma dell’Organizzazione. L’excursus di Signani è partito dal 1945, dalla fine della Guerra e dalla nascita della Repubblica, passaggi fondamentali per capire la formazione di Cia, i valori su cui si fonda, la sua missione e visione, la sua capacità di evolvere al cambiare del cotesto storico del nostro Paese mantenendo saldi i valori e la mission. Con la storia della Cia Signani ha ripercorso la storia d’Italia e della Romagna, senza tralasciare né i passaggi complicati né le soddisfazioni.

Danilo Misirocchi, presidente Cia Romagna, si è soffermato sugli anni dal 2017 in poi, ripercorrendo il percorso che ha portato alla nascita di Cia Romagna dalla fusione delle tre Cia di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, anche molto diverse fra loro per tanti aspetti. Questi anni di Cia Romagna non sono stati facili: covid, gelate e alluvioni hanno inciso molto sugli agricoltori, sui tempi e sui modi dell’ingranaggio del sistema Cia nella versione romagnola, tanti erano i passaggi da fare e tanti sono stati fatti, quasi tutti gli obiettivi della fusione sono stati raggiunti: rappresentare di più per contare di più politicamente all’esterno e anche per contare di più nel sistema Cia regionale e nazionale. Sono state affrontate scelte anche molto difficili “ma se c’è un problema bisogna cercare di risolverlo”, ha specificato Misirocchi, sottolineando con soddisfazione che “c’è un’anima di Cia Romagna, fra i soci e fra i dipendenti”.

In questa prima parte, sia in vista della prossima assemblea elettiva, sia per il ricambio del personale con molti nuovi ingressi degli ultimi anni e dell’ultimo periodo (l’età media dei dipendenti è 44 anni), è stato approfondito anche quali sono, come si costituiscono e come sono strutturati gli organi di rappresentanza. È stata l’occasione poi per informare che dal 7 al 22 gennaio 2026 si svolgeranno le assemblee elettive territoriali nelle sette zone in cui è articolata Cia in Romagna per arrivare al 13 febbraio 2026 all’Assemblea elettiva per il rinnovo degli organi della Cia Romagna.

Il Direttore Alessia Buccheri ha richiamato l’attenzione sugli articoli 2 e 3 dello Statuto di Cia, articoli sui principi fondamentali e sulla rappresentanza, e ha sottolineato come la guida dell’impresa agricola gli operatori la svolgano tutti i giorni in ufficio e come il lavoro della rappresentanza e quello operativo dei dipendenti siano, ognuno nei propri ruoli, parte di una e unica entità che è Cia Romagna.

Seconda parte – Il Direttore partendo dall’illustrazione dell’organigramma ha messo in evidenza la riorganizzazione della struttura avvenuta e in corso. Il Direttore Buccheri (che è anche Responsabile dei servizi alle imprese), Miriam Bergamo (Responsabile dei servizi alla persona) e Tommaso Stella (Responsabile amministrativo), nei loro interventi dettagliati hanno evidenziato i punti di forza e i risultati ottenuti sin qui e si sono poi soffermati sugli aspetti che necessitano di una maggiore attenzione nel 2026: questo per rafforzare alcuni servizi già esistenti, per avviarne dei nuovi e per portare a regime alcune modalità di lavoro e operatività. Dai risultati sin qui ottenuti anche dal punto di vista del bilancio di Cia Romagna, che si dimostra solido, è maturata la possibilità di investire sui lavoratori introducendo dal 2026 un premio di risultato che sarà erogato entro giugno dell’anno successivo in base al rispetto di determinati parametri.   

La riunione si è conclusa con il tradizionale momento conviviale per lo scambio degli auguri di buone feste.

Agrichef, in Romagna la tappa regionale 2026

Adesioni e ricette entro il 12 dicembre 2025

Anche nel 2026 Turismo Verde Cia Emilia-Romagna propone l’iniziativa Agrichef. La tappa regionale si svolgerà il 23 febbraio 2026, in Romagna, all’Istituto Alberghiero “Pellegrino Artusi” di Riolo Terme (RA).  

Entro il 12 dicembre gli agriturismi con ristorazione interessati a parteciapre devono presentare le adesioni e la ricetta agli uffici tecnici Cia del territorio o alla referente per la Romagna Elisa Neri (tel. diretto 0546 681020; Cell. aziendale 351 7611148; elisa.neri@cia.it). Trovate regolamento, programma e linee guida e altre informazioni alla fine dell’articolo.

Gli allievi dell’istituto Alberghiero e gli agrichef presenteranno le proposte a una giuria di esperti che decreterà il piatto che rappresenterà la regione all’evento nazionale, in prgramma a roma  entro marzo 2026.

Il tema trainante dell’edizione 2026 è un piatto che racconti un prodotto Dop, Igp o un prodotto agroalimentare tipico regionale, puntando l’attenzione a raccontare il prodotto scelto, che deve essere il protagonista assoluto. 

Agrichef è l’evento ideato per esaltare il cuoco dell’agriturismo, che mette in connessione le competenze del produttore agricolo, la cultura contadina e  tramanda le ricette tradizionali attraverso la riscoperta e la rivisitazione, contribuendo a raccontare i valori del mondo rurale e a valorizzare il territorio. 

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